A volte si raggiunge il risultato attraverso le soluzioni più semplici. La mia umile proposta non vuole competere con i professionisti, semplicemente espongo la mia esperienza. Avendo una buona manualità meccanica, si può raggiungere un ottimo posizionamento sperimentando diverse impostazioni, diversi tipi di sella, di attacco manubrio (fateveli prestare), di posizionamento tacchette, di altezza sella. La qualità si trova sempre nella cura dei dettagli.
Di certo l'errore più frequente tra i neofiti è di scegliere una bicicletta col manubrio più alto della sella, quindi da città, poco idonea alle lunghe distanze. E' una posizione da scooter, quindi serve una sella da scooter larga 30 cm.
> altezza sella
> inclinazione sella
> distanza manubrio - sella
> altezza manubrio (delta manubrio - sella)
> eventuale revisione tipo di sella dopo completato l'assetto
Una sella morbida è catastrofica, per il fatto che le
ossa ischiatiche affondano e quindi la sella comincia a spingere là dove non
deve, sul perineo e sulla prostata (oltre ad avvolgere il sedere e quindi
provocare sudore e irritazioni).
Per capire la durezza della sella, si preme con forza
il pollice, il dito deve affondare al massimo mezzo centimetro.
La sella con il buco non sempre risolve,
se spinge di lato infine preme anche dove non deve.
Ovvio che il problema non rileva per le donne, ed è poco rilevante per i giovani finchè la questione prostata non si mette in evidenza.
2. L'altezza della sella, si può individuare con il
metodo Hinault, cavallo per 0,885 (Greg Lemond 0,883). Questa è la teoria ! Nella pratica è un punto di riferimento che può variare anche di 1 centimetro. Il fine-tuning dipende dal tipo di attacchi, eventuale plantare, lunghezza pedivelle, tipo di sella (ovvero come sostiene le ossa ischiatiche), arretramento e inclinazione, spessore del fondello
Il cavallo si misura a piedi nudi da terra fino al vertice
ischiatico ad esempio alzando un libro tra le gambe. In generale un metodo
anche efficace è di reggersi a un muro e pedalare all'indietro con i tacchi,
senza oscillare i fianchi, fino al punto dove si comincia a non toccare il
pedale.
L'altezza della sella si misura dal movimento centrale fino alla superficie della sella nel punto centrale anatomico. Il punto centrale anatomico è quello dove la sella è larga convenzionalmente 7,2 cm (su una sella da corsa è leggermente più arretrato rispetto al centro fisico, mediamente di 1 cm).
3. I fondelli dei pantaloni oggi in commercio (purtroppo) sono molto più spessi di vent'anni fa, stile cuscino. Siamo passati
dal mezzo centimetro compatto al centimetro, anche due, morbido, penso per
rispondere alle aspettative dei tanti nuovi clienti avvicinati al
ciclismo, in generale posizionati male, per fare poche decine di chilometri in posizione da scooter.
La forma del fondello cedevole può premere sul perineo, e il suo spessore influisce sull'altezza della sella.
4. L'inclinazione della sella va sempre a zero, in bolla. Se la posizione è scomoda, significa che ci sono altri parametri da aggiustare. La bolla si misura al centro della sella e NON in tutta la sua lunghezza, altrimenti la punta diventa troppo alta ! infatti le selle hanno un rialzo posteriore che è variabile da sella a sella, non bisogna considerarlo. Quando leggo "mi trovo bene con la sella inclinata di 3 gradi", bisogna capire come hanno preso la misura (sul web girano tante opinioni e video dove mostrano la misurazione in tutta la lunghezza, resto convinto che è un metodo sbagliato, però provare non costa nulla).
Quando hai trovato la posizione ideale con la sella in
bolla (quindi tutti i parametri sono soddisfacenti) e sei in assetto stabile,
si può decidere di abbassare la punta, in base allo scopo della pedalata, anche
solo 1 grado per alleggerire il perineo oppure per aumentare la spinta sui
pedali, poi ti senti scivolare in avanti (le prime volte senti il peso sulle
braccia ma dopo 3 uscite fai muscolo e non ti accorgi) però spingi di più. Ad
esempio nelle cronometro con inclinazioni sella importanti un tempo c'erano
degli adesivi antiscivolo di una celebre marca da applicare sulla sella.
5. L'arretramento della sella. La sella va posizionata al centro dei binari. Dopodiché l'efficacia della spinta la valuto empiricamente provando la sella avanzata oppure arretrata di mezzo centimetro. L'arretramento è influenzato anche dalla forma della sella e dalla inclinazione del tubo sella.
6. la distanza manubrio - sella. La distanza sella-manubrio deve portare a una posizione di confort. La bicicletta si compra in base alla misura del ciclista e di conseguenza la distanza manubrio-sella dovrebbe essere quasi ottimale all'acquisto con tolleranza di 1 massimo 2 cm. La lunghezza della bicicletta è importante per il fatto che la sella si può regolare in altezza, mentre per la lunghezza bisogna sostituire l'attacco manubrio.
In generale i venditori vi propongono la misura della bicicletta in base
all'altezza, ma non è del tutto corretto, per il motivo che la proporzione tra
gambe e busto non è uguale per tutti (guarda che gambe lunghe, guarda che
sedere basso...). Io ho le gambe più lunghe di quasi 2 cm in proporzione
all'altezza, e quindi i calcolatori on line dicono che dovrei avere una
bicicletta lunga 54cm (taglia M) e alta 57cm (taglia L). E infatti ho una bici
da corsa taglia M perché con le prime bici L mi sono sempre trovato male.
On line sono disponibili dei calcolatori per
individuare le misure della bicicletta. Nel sito Canyon c’è n’è uno molto
semplice dedicato alle loro bici ma utile per valutazioni.
Ciò premesso, la letteratura dice che in presa bassa il tubo del manubrio da
corsa deve nascondere il mozzo della ruota. Il punto più importante è
sperimentare la propria posizione di confort e di efficacia della pedalata.
Il mal di schiena, tante volte dipende da una distanza
sella manubrio troppo lunga, non si risolve avanzando la sella ma sostituendo
l'attacco manubrio con uno più corto
Il formicolio alle mani, tante volte dipende da una
distanza sella manubrio troppo corta. Mentre pedali osserva con attenzione la
posizione delle tue mani sul manubrio, se appoggi la mano sul manubrio con la
parte centrale del palmo allora ok, se invece appoggi il polso stai comprimendo
i nervi (ulnare, carpale, ecc).
7. la forma del manubrio, incide sul calcolo della distanza sella- manubrio.
Se il manubrio è dritto, da
cicloturismo, esiste una sola distanza ottimale.
Se invece il manubrio è da corsa,
bisogna cercare il migliore equilibro tra presa alta, presa bassa e presa sulle
manopole in base all'uso prevalente che si fa della bicicletta (ci sono 10 cm
di allungamento della posizione tra presa alta e presa manopole).
Personalmente la presa sulle manopole è quella che uso di più, e quindi cerco
di ottimizzare quella posizione per le lunghe distanze, anche se non è ottimale
perché la presa alta diventa un po' troppo vicina. In compenso la presa alta
ravvicinata mi piace sulle salite impegnative per il fatto che riesco a tirare
bene sul manubrio.
Suggerisco di sperimentare diverse lunghezze di
attacco manubrio. Fatevele prestare da un amico meccanico.
E' ovvio che tra i vantaggi del manubrio da corsa, oltre a scegliere la
posizione in base alla necessità del momento, c'è anche quello di potersi
riposare, ovverosia modificare la posizione del corpo nelle lunghe pedalate di
intera giornata.
8. l'altezza manubrio o più esattamente il delta
manubrio - sella
lo scopo di un manubrio basso è di 1° essere più aerodinamici, 2° spostare peso
dalla sella verso il manubrio, 3° trovare un punto di appoggio migliore per le
ossa ischiatiche.
Lo spostamento del peso in avanti (fino al 35%) giova al perineo e alla
prostata, nelle prime uscite faranno male le braccia poi fai muscolo e non
t'accorgi.
Per quanto riguarda l’aerodinamica, a 30 km/h l'80% della potenza è assorbita
dal vento. Stando a ruota di un ciclista che va a 40 km/h il risparmio di
energia va dal 25 al 30%. In scia a un plotone il risparmio arriva al 45%. Nel
Tour de France GCN ha misurato il vantaggio in scia alle moto di servizio: a 10
metri dalla moto il risparmio di energia è del 10%, a 5 metri è del 20%.
In generale il manubrio per gravel e mtb va alla
stessa altezza della sella, e di media da 3 a 9 cm più basso per le bici
da corsa.
Facezie:
> il mio bignamino si riferisce a bdc, mtb e gravel, quindi col manubrio più
basso oppure alla stessa altezza della sella. Le biciclette con il
manubrio più alto della sella oppure con la sella bassa dove puoi appoggiare
tutta la pianta del piede a terra sono ideali e confortevoli per la città ma
non per le lunghe distanze per il motivo che fai leva sulle ginocchia e porti
tutto il peso del corpo sul perineo. Sei seduto verticale, hai una posizione da
scooter, ti serve una sella da scooter larga 30 cm.
> la posizione giusta la scopri quando fai almeno
100 km con divertimento
> Mutande: la maggioranza dei ciclisti da corsa
dice no, io preferisco slip in microfibra di una famosa marca (con cuciture
sottili distanti dai punti di appoggio), non si inzuppano di sudore e non
sfregano la pelle (in caso lo sfregamento avviene tra lo slip e il
pantaloncini, in generale quando i pantaloncini non sono conformati al proprio
fisico).
> Creme per il lato b, mai usate.
> fatti provare diverse selle col patto di
restituzione, finché trovi quella giusta (si può mettere del nastro da
elettricista sulle guide per non rovinarle)
> sella e prostata, personalmente la posizione
giusta non ha mai alterato i valori psa prima di un prelievo, però QUESTO NON
E' UN CONSIGLIO MEDICO, ogni caso è diverso, bisogna attenersi ai 3 giorni di
riposo.

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